Laboratorio di Tecnologie Audiovisive

Università degli Studi Roma Tre

Storytelling digitale, coding e riuso: quando la tecnologia unita alla didattica lascia il segno

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di Caterina Moscetti

Maestra presso la Scuola Primaria “Mons. Bartoletti” – Istituto Comprensivo Sigillo, Perugia

Le storie vissute si ricordano. Le storie vissute e raccontate arrivano lontano e prendono forma nei pensieri di chi le ascolta. A questo ho pensato quando, con Maria Beatrice Rapaccini, abbiamo organizzato l’attività da svolgere nella scuola Primaria di Sigillo per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti. Riusare, creare e raccontare con lo storytelling digitale.

La narrazione è partita dall’esperienza che hanno vissuto i bambini della classe quinta: hanno portato un calzino ciascuno, rigorosamente spaiato, e hanno pensato tante trasformazioni. Polsini, guanti, marionette. Dopo aver giocato, tagliato e provato a creare diversi oggetti con i calzini, i bimbi hanno realizzato tante palline con la carta di giornale, poi le hanno messe in un calzino ed hanno creato una pallina per l’albero di Natale.

Durante l’attività sono state scattate molte fotografie (qui la galleria completa), facendo attenzione ad ascoltare i suggerimenti degli alunni riguardo i soggetti da inquadrare. Pensare a come comporre la narrazione fotografica permette agli alunni di cogliere gli elementi essenziali di una storia e dargli un ordine logico.

foto_utilizzo_calzini_2

Lo storytelling digitale è stato completato con il racconto del riuso del calzino, fatto dai bambini utilizzando il linguaggio di programmazione visuale Scratch. Le animazioni che hanno realizzato sono “scritture” che utilizzano un codice di programmazione che richiede sequenze e passaggi logici e del quale si è parlato in un post di questo blog. Sono oggetti didattici riutilizzabili creati dai ragazzi e pubblicati in una galleria sul sito di Scratch, insieme a quelli inseriti da altre scuole e da alcuni CoderDojo italiani (palestre di programmazione per ragazzi).

Per fare tutto questo i bambini hanno usato le mani, la creatività, il pensiero divergente e la tecnologia. Tutto insieme. Guardando uno screensaver mi hanno detto: “Per crearlo occorre scrivere rimbalza quando tocchi il bordo”. Pensano e vanno oltre quello che vedono. Tutto questo è competenza, tutto questo favorisce l’apprendimento attivo e costruttivo.

Qui lo storytelling della giornata in un video

Foto di Caterina Moscetti

7 commenti su “Storytelling digitale, coding e riuso: quando la tecnologia unita alla didattica lascia il segno

  1. catemoscetti
    20 marzo 2014

    L’ha ribloggato su Il Blog di Caterina Moscettie ha commentato:
    Ho raccontato qualcosa sul blog del laboratorio di tecnologie audiovisive di Uniroma3. Ecco il post.

  2. noa
    21 marzo 2014

    Mi spiace ma non riesco a vedere il video, è un problema solo mio? 🙂

  3. ltaonline
    21 marzo 2014

    Noa il video sembra funzionare correttamente sia con Chrome che con Firefox, potrebbe essere un problema di aggiornamento del browser che utilizzi. Facci sapere! 🙂

  4. Pingback: Storytelling digitale, coding e riuso: quando la tecnologia unita alla didattica lascia il segno « RI-MEDIARE LA SCUOLA

  5. soudaz
    22 marzo 2014
  6. Pingback: Post hit! Calligrafia universale, Lo storytelling a scuola, La crisi tra scuola e società: come uscirne | Laboratorio di Tecnologie Audiovisive

  7. Pingback: Francesca Sanzo | Web e tecnologie alle elementari: intervista a Caterina Moscetti

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Questa voce è stata pubblicata il 20 marzo 2014 da in Uncategorized con tag , , , , , , , , , .

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