di Roberto Maragliano
Dunque, sarebbero questi gli sdraiati di cui raccontò, dall’alto della sua amaca, Michele Serra? O meglio, sono questi i fratelli maggiori degli sdraiati, maggiori in età ma non meno bersagliati di quelli dalla sorte, per esempio di avere certi padri e, attorno, un certo tipo di società? Adolescenti bamboccioni e sdraiati da una parte e, ahimè dalla stessa parte “quelli che il 2000”? Non si può dire che il comune sentire nei confronti del giovane (si è giovani fino a trent’anni e oltre, ormai) sia intessuto di disponibilità e generosità, qui da noi: del resto, il “libro” (?) di Serra è stato tra i più venduti per non poche settimane e dubito che sia andato a ruba tra i non attempati, i quali, è risaputo, distratti come sono dal luccichio dei diabolici aggeggi, non leggono.
Ma poi, “sdraiati” perché? Nel senso che non si muovono e vivono a sbafo o nel senso che stando rasoterra vedono diverso e intercettano cose che dall’alto non è dato cogliere?
Le vie sono due. La prima riflette le angustie di una società, la nostra, vecchia non solo e non tanto in termini di età quanto e soprattutto per come pensa e si pensa (ammesso che lo faccia). A dare ascolto a certi esercizi di pedagogia spontanea (quanti se ne trovano sui giornali e in tv, le volte che si parla di giovani) sembra non esserci alternativa.
Che dire dunque di giovani che parlano di giovani, fornendo autoritratti fuori delle righe? Provatevi a vedere, tutte di seguito, le cinque puntate di questa serie (“Quelli che il 2000”, appunto) realizzata da una minuscola pattuglia con un minuscolo budget. E poi chiedetevi: chi è sdraiato?
Prima puntata L’UNIVERSITA’ e IL LAVORO
Seconda puntata INTERNET e i limiti del MONDO FISICO
Terza puntata La SCUOLA
Quarta puntata La CASA
Quinta puntata BOOK in BIKE
L’ha ribloggato su Il Blog di Tino Soudaz 2.0 ( un pochino)e ha commentato:
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